Cos'è il BIOFEEDBACK ? ce lo spiega il Nutrizionista

10/04/2022
Interviste
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La valutazione nutrizionale deve sempre prendere in considerazione lo stile di vita, seguire il  paziente, i cibi che preferisce e mangia, quale tipo di attività fisica pratica, la composizione corporea e soprattutto lo stato di equilibrio del sistema nervoso autonomo, sistema dal quale dipende il nostro stato di salute e di benessere.

Il sistema nervoso autonomo rappresenta un sistema altamente conservato che è caratterizzato da una componente attiva che è dominante durante la giornata e che è fondamentale per compiere qualsiasi tipo di lavoro che sia fisico o intellettuale. Questo sistema viene definito sistema simpatico.

L’altra componente è invece dominante nei momenti di riposo ed è fondamentale per bilanciare il sistema e per recuperare: questa componente viene definita sistema parasimpatico.

L’equilibrio fra queste due componenti del sistema è fondamentale per lo stato di salute del paziente. Ogni qualvolta manca questo equilibrio per momenti prolungati si possono creare quelle condizioni che possono contribuire al peggioramento dello stato di benessere. 

Questi due sistemi regolano molti dei processi fisiologici e il loro essere in equilibrio e seguire ritmi “naturali” è associato ad una migliore condizione di salute.La mancanza di equilibrio può dipendere da due fattori principali: l’alimentazione e la respirazione.

Il cibo influenza il sistema nervoso autonomo attraverso microelementi e grassi buoni polinsaturi, la buona respirazione invece, e i benefici che da essa conseguono, rende l’individuo più o meno attivo dal punto di vista metabolico.

La respirazione gioca un ruolo fondamentale in questo complesso sistema, essendo in grado di ristabilire un equilibrio perduto e di modulare la attivazione/disattivazione del sistema nervoso autonomo.

Durante la visita nutrizionale, dopo l’anamnesi e la raccolta della storia alimentare, faccio eseguire ai miei pazienti un esercizio molto innovativo che si chiama Biofeedback, ovvero un esercizio di respirazione effettuato attraverso lo strumento PPG e che serve, appunto, per raggiungere questo equilibrio tra simpatico e parasimpatico, dichiara Massimiliano Piolanti,nutrizionista.

Questa metodica terapeutica di matrice cognitivo-comportamentale è in grado di modulare il sistema nervoso autonomo e, quindi, permette di apprendere l’autocontrollo volontario e di autoregolare le proprie risposte psicofisiologiche che abitualmente sono involontarie o divenute tali in seguito a malattie, traumi.  

Durante una sessione di biofeedback, attraverso due pletismografi posti su entrambi gli indici delle mani rivela diverse informazioni:

  • frequenza cardiaca
  • Modalità di respirazione
  • saturazione
  • bilanciamento simpatico parasimpatico
  • Presenza di stressor persistenti
  • Rimuginio

Quando si è sotto stress o è presente una situazione patologica, queste funzioni possono cambiare: il cuore batte più velocemente, la respirazione accelera, la pressione aumenta. 

Una volta che il software riceve ed elabora i dati, si può cercare di controllare tali funzioni rallentandole tramite gli esercizi di respirazione guidati dal nutrizionista.

Durante la visita in ambulatorio, il paziente impara come eseguire gli esercizi in autonomia anche senza lo strumento, in modo da poterlo effettuare a casa.

Nelle visite successive, il paziente ripeterà gli esercizi con lo strumento per misurare scientificamente i cambiamenti avvenuti, i risultati ottenuti e rimodulare, eventualmente, gli esercizi futuri. Il Biofeedback è una tecnica molto utile per diversi scopi terapeutici tra cui:

  • stati d’ansia
  • fibromialgia
  • emicrania
  • dolori cronici
  • incontinenza
  • pressione alta
  • deficit di attenzione e disordine da iperattività
  • patologie polmonari croniche ostruttive
  • malattia di Raynaud
  • asma
  • morbo di Chron
  • incontinenza urinaria

E’ di grande efficacia nello sportivo, sia nella fase di preparazione dell’atleta, di incremento della forza muscolare e di ottimizzazione della performance sia in fase di recupero o di riabilitazione in caso di traumi.

Massimiliano Piolanti

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1 commento

Stefano · 13/06/2022 alle 11:29

finalmente un approccio innovativo e intelligente completo che rende autonomo il paziente e gli permette di non fallire nella dieta e nel risultato atteso.

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